Sulla sommità di una collina, a pochi chilometri da Casale Monferrato, sorge Bricco dei Guazzi, circondato da 35 ettari di vigneti di proprietà, situati ad altitudini comprese tra i 120 e i 280 metri sul livello del mare. Grazie ad una precisa strategia del Gruppo Genagricola, l’Azienda valorizza principalmente i più tipici vitigni autoctoni della regione, dotati di forti potenzialità, nell’ottica di conciliare il gusto moderno con la tradizione enologica secolare.
Il percorso di rivalutazione dell’identità territoriale si esplica nella riscoperta e nel recupero di autoctoni come l’Albarossa, il Barbera e il Cortese.
Bricco dei Guazzi propone vini da monovitigno, ognuno a rappresentare al meglio le caratteristiche dell’uva, di un metodo produttivo, di un territorio delimitato. Vini sempre piacevoli e rotondi, in cui l'affinamento gioca un ruolo fondamentale per infondere personalità e morbidezza.
L’Albarossa è il vitigno che rappresenta l’Azienda, che ne è il principale produttore, incrocio di vitigni ottenuto nel 1938 dall’agronomo piemontese Luigi Dalmasso, da piante di Nebbiolo Dronero e Barbera, ed è una recente scommessa per Bricco dei Guazzi. La Cantina, dal 2000, ha infatti deciso di investire in questo promettente vitigno, tanto da vantare una superficie dedicata alla sua coltivazione di oltre 5 ettari e da diventarne uno dei più grandi produttori mondiali. Disponibile in commercio dal 2009, l’Albarossa entra così a pieno titolo nell’olimpo dei rossi piemontesi, avvalorato da riconoscimenti e premi italiani ed internazionali.